#guido mazzolini
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"Potessi con dita leggere seguire l’ellisse della tua schiena contarne le vertebre come grani di sale."
Al tempo che passa e al bello che resta.
-Guido Mazzolini-
Photo: Tatjana Verginella©
Model Alice Daniele
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C’è qualcosa di più pericoloso di una dittatura della violenza. È la dittatura della paura e del sospetto. Ogni volta che ti preoccupi delle conseguenze che potrebbe avere un tuo pensiero espresso, quello è il sintomo. Non sei più libero, qualcuno sta cercando di impedirti l’uso della ragione, qualcuno vuole imporre le sue idee, considerandole migliori delle tue.
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Amami come i pazzi folli d’amore, non con la saggezza antica di chi conserva inverni e guarigioni, ma come gli uragani che violentano la terra.
Guido Mazzolini
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Guido Mazzolini scelto da https://patriziacavalleri.tumblr.com/ Cerco e trovo, costruisco memoria e sogno, il mio scrivere ondeggia tra due dimensioni inconciliabili. Da una parte il passato, ciò che ho vissuto e perso. Dall’altra il futuro che deve ancora succedere, che immagino come un treno nella notte e ne percepisco il suono in lontananza. Ieri, domani, la vita come un pendolo che oscilla e il bisogno di catturare qualcosa nel tentativo di conservarlo, come il cacciatore di farfalle che tiene tanti piccoli cadaveri sotto vetro, infilzati in un tappo di sughero. Scrivo per immaginare un futuro o una storia, per dare corpo a un sogno. Muovo la palude del passato, aspetto che il fango si depositi sul fondo e che l’acqua diventi più limpida. Affiorano ricordi, schegge di vita che ho vissuto e mi domando se davvero io abbia assaporato quella sensazione o si è trattato di un’ombra, di un pensiero costruito. Scrivo per fare spazio o per colmare un vuoto, lascio impronte sulla neve e sono tracce di tutti i piedi del mondo, di ogni viso incontrato, cercato, perduto senza nemmeno sapere perché. Orme leggere di bimbo, di giorni felici che nemmeno toccavo il suolo, volavo e non me ne accorgevo. Attimi guerrieri e luoghi già visti, strade battute, omissioni di percorsi nell’oblio di ogni mano sfiorata, di ogni sguardo incrociato. Tracce di piombo, di risa e sole, di fumo e dolore, segni che marchiano a fuoco e incidono il cuore.
"Destinati a direzioni diverse"
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Sei di chi...
Scrivo per te queste parole
sparse sul tavolo come chicchi di riso,
riposte in un angolo, in attesa dell’inverno
scrivo per te queste parole
celate in uno scrigno di sintassi
e di meticolose meraviglie
dipinte dal silenzio del mio dire
queste parole sciolte
al primo sole di un’estate
legate al dubbio, al grido di rancore,
queste parole sghembe,
zoppe, ferite, sanguinanti
le mie parole folli
che tu chiami poesia.
Guido Mazzolini
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Vorrei lasciare
tra le tue dita
una parte di me
la più piccola parte di me,
la più indifesa, smarrita.
La parte di me
che ha paura del buio
e dei sogni cattivi,
che spesso s’illude
di avere le ali
e di prendere il volo.
Vorrei lasciare
tra le tue dita
quel poco di me
che tu non comprendi
che tu non conosci.
(Guido Mazzolini)
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Ci spogliammo ansimando...
...Finalmente liberi, felici di essere al centro del mondo. Entrai in lei prepotentemente come un Re che riprende possesso del regno senza chiedere permesso rivendicando semplicemente un diritto. In silenzio e guardandola negli occhi. E fu pioggia e uragano, passione come lava sulla pelle, l'esplosione primordiale che forgiò l'universo. E noi come angeli a riprendersi uno il corpo dell'altro. E noi come stelle cadute una manciata di braci nel cielo notturno.
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GUIDO MAZZOLINI
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Bocche indimenticabili, gesti e parole.
L’Attimo e l’Essenza di Guido Mazzolini
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Vorrei lasciare tra le tue dita una parte di me la più piccola parte di me, la più indifesa, smarrita. La parte di me che ha paura del buio e dei sogni cattivi, che spesso s’illude di avere le ali e di prendere il volo. Vorrei lasciare tra le tue dita quel poco di me che tu non comprendi che tu non conosci.
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Vorrei lasciare
tra le tue dita
una parte di me
la più piccola parte di me,
la più indifesa, smarrita.
La parte di me
che ha paura del buio
e dei sogni cattivi,
che spesso s’illude
di avere le ali
e di prendere il volo.
Vorrei lasciare
tra le tue dita
quel poco di me
che tu non comprendi
che tu non conosci.
Guido Mazzolini
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Siamo l’andirivieni dell’oceano, il tragitto nel tumulto del mondo, il moto del pendolo, la pagina che sfogli, la corsa di sentinelle al fuoco. Mi senti, ti sento. Noi ci manchiamo senza nostalgia come chi ancora non si dice addio.
Guido Mazzolini
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Gioielli Rubati 323: Marilina Manzo – Silvia De Angelis – Monica Santi – Guido Mazzolini – Chand – Mattia Cattaneo – Cipriano Gentilino – Girolamo Mario Gullace.
Ringrazio l’autore Flavio Almerighi per avermi inserito in questo collage di autori domenicali. Silente.Sono stata lontana da ogni fuocofreddo costante alle spalle.Mani strette che nessuno tienechiusa in pensieri troppo diversida dire, osare condividere.Sono stata silente e distanterasente i muri e trasparente.Anche nel sognola voce non uscivae cadevo nel vuotomuta.Braccata da serpenti.Del mio…
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Gioielli Rubati 323: Marilina Manzo - Silvia De Angelis - Monica Santi - Guido Mazzolini - Chand - Mattia Cattaneo - Cipriano Gentilino - Girolamo Mario Gullace.
Silente . Sono stata lontana da ogni fuoco freddo costante alle spalle . Mani strette che nessuno tiene chiusa in pensieri troppo diversi da dire, osare condividere . Sono stata silente e distante rasente i muri e trasparente . Anche nel sogno la voce non usciva e cadevo nel vuoto muta . Braccata da serpenti . Del mio silenzio conoscevano ogni nota . Del mio muro ogni fessura e vi strisciavano…
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Quando mi leggerai in altre luci e riflessi cangianti su lenzuola antiche, solo allora avrai smarrito la strada e sarà bello perdersi, chiudere gli occhi, ritrovarsi in un presente nuovo. Finalmente a casa, finalmente in pace. Brindo a te, ai nuovi inizi e ai vecchi cuori.
-Guido Mazzolini- scelto da https://patriziacavalleri.tumblr.com/
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Sei di chi ti merita, di chi ti comprende e conosce. Sei di chi accetta il tuo malumore, di chi legge dentro i tuoi silenzi. Sei di chi ti accoglie anche quando non è facile, di chi ti trattiene lasciandoti andare.
|| Guido Mazzolini
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